IL CENTRO RISORSE ORIENTAMENTO DELL’USR per il PIEMONTE

  

♦  Centro perché vuole essere un punto di riferimento

♦  Risorse perché vuole essere un patrimonio vivo, attivo, fruibile, spendibile, aperto.

♦  Orientamento perché è ciò di cui ci occupiamo

 

 L’orientamento come strategia per la costruzione del proprio progetto di vita 

   In una società in rapido cambiamento, in cui è fondamentale essere informati, aggiornarsi e sapersi orientare tra molteplici opportunità, è indispensabile sviluppare la capacità di riflettere su situazioni e significati e saper progettare/riprogettare il proprio percorso.

   L’orientamento assume dunque due dimensioni: informativa e formativa; non più azioni orientative basate esclusivamente sull’erogazione di informazioni sui corsi scolastici e professionali, ma anche e soprattutto supporto allo studente nella costruzione del proprio progetto di vita.

   Per quanto concerne la dimensione informativa, occorre far conoscere nel dettaglio il sistema scolastico e formativo, nella sua articolazione locale, allargando la panoramica anche al mondo del lavoro, ai profili professionali emergenti ed agli sbocchi occupazionali. Il problema di uno studente non è solo quello di sopperire alla disinformazione, ma soprattutto di acquisire capacità critiche per elaborare il tipo di professionalità che intende raggiungere.

   L’aspetto formativo si realizza, invece, attraverso una didattica basata sul problem solving, in ambito inter e pluridisciplinare. Orientare non significa trasmettere saperi definitivi, ma fornire strumenti per lo sviluppo delle capacità di apprendere, di cooperare alla risoluzione di problemi, rendendo i ragazzi soggetti attivi del proprio orientamento, protagonisti della scelta, consapevoli del loro ruolo di cittadini e lavoratori di domani.

   Si tratta, prima ancora di orientare ad una scelta consapevole, di sostenere gli alunni nella ricerca della propria identità, dei loro punti di forza e delle loro attitudini, partendo dall’ascolto delle singole esperienze, del racconto dei desideri, dei sogni e delle aspirazioni individuali, per dare risposta a domande ricorrenti che i giovani si pongono: “chi sono?”, “cosa voglio?”, “quanto valgo?”.

   Qualsiasi azione che miri alla formazione degli adolescenti non può prescindere poi dall’ambiente in cui essi vivono, a partire dalla famiglia e dal gruppo dei pari, comprendendo la vita di quartiere e le associazioni. E’ fondamentale che si crei sinergia tra scuola, formazione professionale, enti locali, servizi territoriali e soggetti produttivi, costruendo un ponte tra aspirazioni individuali e bisogni sociali, tra benessere personale e “bene comune”, e realizzando l’ambizioso compito dell’educazione allo “star bene con se stessi e con gli altri”. Solo così intesa, l’attività orientativa risulterà decondizionante, permettendo ai ragazzi di compiere una scelta senza vincoli e in termini di reale libertà.